What is a mixed wedding and how does it take place?
In Italy the percentage of mixed weddings has grown considerably, the average of marriages between 2018 and 2020 was around 195,000 and weddings in which at least one spouse was a foreigner accounted for 17 % of unions.
“Love is the antidote to all kinds of racism , the lens that allows us to see others with pure eyes and the right gaze, to go beyond the differences and discover that it is precisely the our being different is the wealth that will allow us to love each other forever.”
A phenomenon that has been growing for at least ten years, mixed weddings is a ritual that involves the union of two individuals who profess different religions; speaking of Italy usually means between a individual of Catholic faith and another of distinct religion. Many psychologists have explained this phenomenon, in fact psychology teaches that generally a couple is created for two reasons, for the curiosity of the difference or for the affinity of values.
A different culture, a different religion, a different way of life can attract us even more. It is a very difficult game, which then requires an important compromise in the long term. This is where integralism should play its part in favor and not against. There are many differences and rules to follow depending on the religions you meet, let’s see together what the Catholic Church provides for example.

Only since 1970 has the Church authorized mixed marriages, but let’s see together the rules imposed for uniting a mixed couple in marriage. The person of the couple is of Catholic faith (husband or wife) must:
- having completed Christian initiation or baptism, communion and confirmation (if you have not received confirmation you must prepare to receive it)
- declare yourself ready to to remove the dangers of abandoning the faith and to sincerely promise to do everything in his power to ensure that all children are baptized and educated in the Catholic Church. These promises must be promptly communicated to the other party so that the latter is genuinely aware of the promise and obligation of the Catholic party.
- together with the non-Catholic party, be educated on the essential purposes and properties of marriage. or uniqueness of the couple in mutual love, stability, indissolubility of the marriage bond, openness to welcoming children
- educating children to the Catholic faith
The atheist or non-Catholic party (husband or wife) doesn’t need to convert to Christianity but must:
1. share the essential points of marriage, namely: undertake before the parish priest not to place obstacles to the religious practice of the Catholic side and the Catholic education of children
2. declare before the parish priest to share in conscience the natural values of marriage, namely that the marriage that is celebrated is unique, exclusive, perpetual, indissoluble, fruitful in the sense of openness to life
If these conditions are met the Bishop of the diocese in which the marriage is celebrated grants the Catholic party the dispensation to submit to the Code and therefore to celebrate the marriage with a Catholic rite.
This license must be requested from the parish priest of the church where the marriage is celebrated.
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MATRIMONI MISTI IN ITALIA
Che cos’è un matrimonio misto e come si svolge?
Amare è l’antidoto ad ogni tipo di razzismo, la lente che ci permette di vedere gli altri con gli occhi puri e lo sguardo giusto, di andare oltre le differenze e scoprire che è proprio il nostro essere diversi la ricchezza che ci permetterà di amarci per sempre.
I matrimoni misti sono fenomeno in crescita da almeno una decina d’anni, il matrimonio misto è un rito che prevede l’unione di due individui che professano religione diversa; parlando dell’Italia di solito significa tra un individuo di fede cattolica e un altro di religione distinta. Molti psicologi hanno spiegato questo fenomeno, la psicologia infatti insegna che in genere si crea una coppia per due ragioni, per la curiosità della differenza o per l’affinità con l’uguaglianza. Ecco qui che una cultura diversa, una religione diversa, una modalità di vita diversa ci possono attrarre ancora di più. È un gioco molto difficile, che presuppone poi nel lungo termine un compromesso importante. È qui che l’integralismo dovrebbe giocare la sua parte a favore e non contro. Ci sono molte differenze e regole da seguire a seconda delle religioni che si incontrano.
Basti pensare che in Italia la percentuale di matrimoni misti è cresciuta notevolmente, la media dei matrimoni tra il 2018 e il 2020 si è aggirata intorno ai 195.000 e i matrimoni in cui almeno uno sposo era straniero ha rappresentato il 17% delle unioni.

Solo dal 1970 la Chiesa autorizza i matrimoni misti, ma vediamo insieme le regole imposte per unire in matrimonio una coppia mista.
Vediamo insieme cosa prevede ad esempio la Chiesa cattolica.
La persona che della coppia è di fede cattolica (sposo o sposa) deve:
- aver compiuto l’iniziazione cristiana ovvero battesimo, comunione e cresima (se non ha ricevuto la cresima deve prepararsi a riceverla)
- dichiararsi pronta ad allontanare i pericoli di abbandonare la fede e promettere sinceramente di fare quanto è in suo potere perché tutti i figli siano battezzati ed educati nella Chiesa cattolica. Queste promesse devono essere tempestivamente comunicate all’altra parte in modo che questa sia realmente consapevole della promessa e dell’obbligo della parte cattolica.
- insieme alla parte non cattolica, essere istruita sui fini e le proprietà essenziali del matrimonio ovvero unicità della coppia nell’amore reciproco, stabilità, indissolubiltà del legame matrimoniale, apertura all’accoglienza di figli
- educare i figli alla fede cattolica
La parte atea o di religione non cattolica (sposo o sposa) non deve convertirsi al cristianesimo ma deve condividere i punti essenziali del matrimonio, ovvero:
- impegnarsi davanti al parroco a non mettere ostacoli alla pratica religiosa della parte cattolica e all’educazione cattolica dei figli
- dichiarare davanti al parroco di condividere in coscienza i valori naturali del matrimonio e cioè che il matrimonio che si celebra è unico, esclusivo, perpetuo, indissolubile, fecondo nel senso di aperto alla vita
Se sono soddisfatte queste condizioni il Vescovo della diocesi in cui il matrimonio viene celebrato concede alla parte cattolica la dispensa di sottostare al Codice e dunque di celebrare il matrimonio con rito cattolico. Tale licenza va richiesta al parroco della Chiesa in cui il matrimonio viene celebrato.
Ti congliamo di leggere anche l’articolo di Zankyou la Guida Completa ai matrimoni misti secondo la Religione Cattolica al quale abbiamo recentemente collaborato.
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